domenica 14 dicembre 2014

Milano: sulle esondazioni del Seveso Milano ha il suo tunnel del "neutrino"






Evviva Milano ora scopriamo che abbiamo anche noi persone entusiaste ed incompetenti che non hanno il senso della misura.
Vi ricordate l'ex ministro dell'istruzione Gelmini esaltare il tunnel costruito per 45 milioni di euro di soldi del ministero tra Svizzera ed Abruzzo in occasione di una scoperta sui neutrini avvenuta a CERN di Ginevra?
Oppure per rimanere sul classico dell'incoscienza, la risposta di Maria Antonietta alla richiesta il popolo non ha pane: mangiassero brioches.

Sotto lo screenshot e il testo dell'incoscienza.

L'assessore dice in sostanza e che ci vuole? Basta che quelli del depuratore costruiscano una piccola vasca per arginare quanto arriva da Bresso, Cormano, Cusano, Cinisello, Sesto che contribuiscono per 9 mc al secondo.

Non avesse dato quel numero sarebbe stato uno che le spara e basta. Invece è uno che le spara precise e quindi da a noi comuni mortali la possibilità di usare la calcolatrice.

Cosa significa 9 mc al secondo? Che in 1 ora sono 32400 mc. Questa è la capacità della vasca del velodromo. Però sappiamo che quando piove non piove solo per un ora. Facciamo che devono essere arginate almeno 5 ore di pioggia?

9 mc al secondo
1 ora = 32400 mc
5 ore = 162 mila mc

Al momento si stanno stracciando le vesti e molti si stanno leccando i baffi, per la costruzione di una vasca al Parco Nord di 150 mila mc il cui costo è preventivato in circa 30 milioni di euro.

Si rende conto l'assessore alla sicurezza, il Sindaco e l'assessore alla mobilità e all'acqua del loro grado di incoscienza?

Per come le pensano loro dicevano che sarebbero bastate 4 vasconi da circa 1 MILIONI di mc più una vasca al parco nord di 150 mila mc. Queste vasche basterebbero per contenere 1 evento che si dovrebbe verificare ogni 100 anni.
Deve esserci qualcosa di storto nelle ipotesi. In 4 mesi, si sono verificati 2 eventi l'8 luglio 2014 e il 12 novembre 2014 pari a quello previsto che sarebbe successo una volta ogni 100 anni.
Quello del 15 novembre 2014 avrebbe stroncato ogni loro autorevolezza in merito e li avrebbe dovuto togliere dalla scena. E' stato un evento di 3 o 5 volte superiore all'evento previsto ogni 100 anni.
Dimostrazione che l'approccio delle vasche di laminazione non serve. E' un metodo che cerca di mitigare gli effetti non le cause. Se non interveniamo sulle cause qualsiasi misura sarà un rattoppo improprio e superato appena dopo che lo si è pensato.

Mi vorrei fermare qui, ma come non tenere presente che queste vasche sono dei buchi nel terreno, sotto il livello del fiume e che per svuotarle ci sarà bisogno dell'ausilio delle pompe? Che la falda rischia l'inquinamento?

Non stiamo dicendo che l'approccio alternativo costa meno, ma semplicemente che è l'unico sostenibile.




Il testo:

"Marco Granelli I soldi del Governo sono nel decreto sblocca italia e quindi ci sono. Per la vasca di Senago c'è già progetto definitivo, per le altre vasche si stanno elaborando i progetti definitivi e preliminari e con essi ci sarà l'assegnazione dei fondi. Bisogna andare avanti senza interruzioni seguendo il cronoprogramma così che nel 2017 potremmo stare tranquilli. Per la vasca di Milano l'ipotesi è quella di realizzare un lago tra il Cimitero, via Aldo Moro e il Seveso, alimentato con acque di falda. Quando c'è allerta l'acqua di falda viene scaricata e si predispone per essere eventualmente riempito dal Seveso in piena. essendo la vasca più vicina al punto di esondazione sarà riempita solo quando si rischia veramente e quindi statisticamente in circa un terzo delle esondazioni verificatesi in passato. Poi l'acqua viene riportata nel Seveso e la vasca ripulita. Quindi ipotizzando un anno nero come il 2014 la vasca sarebbe stata riempita di fatto solo 3 volte per un totale complessivo massimo di 6-8 giorni compresi quelli per pulirla, per gli altri 355 giorni circa sarebbe stata un lago, eventualmente vuoto per 20-25 giorni delle allerta. Questo è quello che serve per non avere più Milano allagata: penso che sia una buona strada. Abbiamo verificato altre possibilità, ma tra l'inizio del tratto tombinato del Seveso e il confine comunale non c'è molto altro spazio. La possibilità di farla nel depuratore è stata valutata, ma non possibile per esiguità dello spazio e altri problemi tecnici. Consideriamo poi che sarebbe necessario che il depuratore faccia una piccola vasca al suo interno per evitare che quando il Seveso è in piena, lacquedotto di Bresso, Cormano, Cusano, Cinisello, Sesto, scarichino circa 9 mc di acqua al secondo in Seveso, oppure come è avvenuto il 15 novembre allaghino via Arezzo."

L'intervento su facebook sul suo profilo:

https://www.facebook.com/marco.granelli.75/posts/10205508926871652?comment_id=10205511457414914&offset=0&total_comments=7

sabato 13 dicembre 2014

Zona 9 Milano Bonifica LaGoccia la maggioranza boccia 11/12/2014


Bonifica lagoccia, la maggioranza boccia.

"Per le ex aree industriali chiediamo che ci sia prima un piano complessivo condiviso. Diciamo stop a tutte le iniziative in corso. @salviamolagoccia #aumentiamolavitalitadimilano"

Domi leones, foris vulpes: leoni in casa, volpi che fuggono fuori.

Quando si tratta di assoggettarsi ed allinearsi alla maggioranza e a chissà quali interessi sulle aree, il pd si compatta e vota secondo gli ordini dall'alto non secondo il volere o il bene dei cittadini di zona 9.

I fatti: il comune ha vinto un concorso statale, il cosiddetto "Piano Città" aggiudicandosi 5 milioni di euro.
Il tipo di bonifica da fare su un terreno è contestuale alla destinazione d'uso. Continuiamo a chiedere, nonostante la bocciatura in cdz9, che necessita il progetto complessivo sull'area. Solo quando si avrà un progetto complessivo, solo allora si potrà anche procedere per lotti ma solo se si è definito il progetto complessivo.

Il dibattito completo del punto in consiglio di zona 9:
https://www.youtube.com/watch?v=IrPmWLdec9A&list=UUp2E5A2YlO4S3ZkMmxJA7dQ#t=6452






Milano, 27/11/2014

Al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia

Al Vice sindaco, Urbanistica,
Edilizia Privata, Agricoltura Ada Lucia De Cesaris

  1. Mozione
Oggetto: Bonifica dell’area ex gasometri della Bovisa

VISTO
  • Il lento procedere delle consultazioni con la cittadinanza che l’Amministrazione Comunale ha programmato per mezzo dei cosiddetti “workshop” in merito alle attività previste nell’area di cui all’oggetto;
  • che in questa istanza gli interlocutori incaricati dall’Amministrazione Comunale non sono in grado di fornire indicazioni in merito al progetto complessivo;
  • che i tecnici hanno il solo incarico di raccogliere gli intendimenti delle varie rappresentanze dei cittadini in merito al futuro dell’area;
  • che non è prevista una scadenza in merito alla presentazione delle risultanze di queste consultazioni;

CONSIDERATO
  • che è invece previsto in un breve giro di tempo l’inizio delle opere di bonifica di una porzione dell’area definita Lotto 1A;
  • che questa bonifica dovrebbe essere finanziata con i 5 Milioni di Euro ottenuti dallo Stato nell’ambito del c.d. “Piano Città”;
  • che non è palese se l’opera di bonifica consista nella semplice bonifica del lotto 1A;
  • che non è palese se la bonifica sarà associata alla contestuale predisposizione di opere che saranno funzionali alla realizzazione da parte di A2A di una "Centrale di cogenerazione”;
  • che non è palese se le opere funzionali alla realizzazione della centrale di cogenerazione di A2A, saranno pagate con quote dell’importo proveniente dal “Piano Città”;
  • che ad oggi la cittadinanza non è stata informata in merito al progetto della centrale di cogenerazione;
  • considerate infine le peculiarità di quest’area come patrimonio vegetale, come patrimonio di archeologia industriale e l’importanza in termini di dimensioni per la città di Milano;

E SOPRATTUTTO
  • in assenza di un piano complessivo per il riutilizzo dell’area, piano che dovrebbe integrarsi nella progettazione urbanistica di un’area più allargata o forse dell’intera Città Metropolitana in un orizzonte temporale anche più che decennale;

SI CHIEDE
AL SINDACO E ALL'ASSESSORE ALL'URBANISTICA
DEL COMUNE DI MILANO

  • La sospensione delle attività in progetto fino alla presentazione di un piano urbanistico complessivo da elaborare sentita la cittadinanza e le sue rappresentanze;
  • l’abbandono dell’opaca strategia basata su interventi di bonifica e ridestinazione per successive porzioni dell’area in oggetto, senza il loro inserimento all’interno di un progetto complessivo condiviso;
  • che la progettazione delle opere di bonifica siano stabilite a valle della definizione delle destinazioni d’uso dell’area complessiva, bonificando nella sola misura resa necessaria a seguito di un’analisi del rischio condotta ex Dlgs 152/2006.

Consiglieri di zona 9
Antonio Laterza

Paolo Carraro

Testo della mozione: https://drive.google.com/file/d/0BxzKunPclHX3NFJKamtHNUZJMnc/view?usp=sharing



venerdì 28 novembre 2014

Ex aree industriali Gasometri della Bovisa - Prima un piano complessivo






La mozione protocollata ieri sera 27/11/2014 sapremo martedì 2/12/2014 se sarà discussa giovedì 4/12/2014.

Per le ex aree industriali chiediamo che ci sia prima un piano complessivo condiviso. Diciamo stop a tutte le iniziative in corso. @salviamolagoccia #aumentiamolavitalitadimilano

https://drive.google.com/file/d/0BxzKunPclHX3SVVZOXpENFhCUEk/view?usp=sharing

domenica 23 novembre 2014

Piano di Prevenzione Seveso Argini mobili divagazioni sul tema

Contro l'odiosa rassegnazione degli abitanti di Niguarda.

Una soluzione non ancora la più facile.




Riportiamo da

http://www.difesasuolo.com/alluvioni/interventi-di-prevenzioni-e-intervento-delle-alluvioni/

........
Non posso fare altro che suggerire e descrivere interventi volti a proteggere le infrastrutture e le persone.
Attualmente la tecnologia e i prodotti ci danno la possibilità di ragionare su un ampia scala di soluzioni.
Operativamente esistono soluzioni antiche ma ancora presenti.
Sono I classici sacchi di sabbia che ad oggi sono affiancati a insacchettatrici meccanizzate.
barriera con sacchi di sabbia
Con questa soluzione si realizzano mediamente dai 400 ai 1000/1200 sacchi ogni ora, con l’ausilio di molta mano d’opera .In questo caso l’ausilio di mezzi meccanici da poco beneficio.
Altro svantaggio lo si può ricercare nel fatto che l’acqua può filtrare tra i sacchi e tra materiali più fini come l’argilla.
Porgo cosi la vostra attenzione su due sistemi di intervento alternativi:

  • Sistema Big Bags
  • Sistema integrato Noaq
                 
Sistema Big Bag
Sistema Big Bag è un contenitore flessibile confezionato in tessuto di polipropilene completamente riciclabile, ad alto coefficiente di resistenza.
Volendo riutilizzabili, questi grossi sacconi anti inondazione possono essere riempiti facendo uso di molto meno personale e maggiore velocità.

Sistema antinondazione Noaq



Il secondo sistema Noaq è invece caratterizzato da tubi gonfiabili collegati tra di loro che creano una barriera tubolare provvisoria. Velocissimo da installare, dà la possibilita di tenere sotto controllo ista

sabato 22 novembre 2014

Esondazioni Seveso Il Consiglio di Zona 9 Approva la mozione argini mobili ora tocca al Sindaco - Aiutateci a raccogliere le firme





La mozione annunciata: http://anlater.blogspot.it/2014/11/fiume-seveso-mozione-argini-mobili-per.html è stata approvata ed è quindi diventata una delibera del consiglio di zona 9 verso il Sindaco di Milano.

Ora per sensibilizzare ulteriormente il Sindaco vi chiederemo di aiutarci a raccogliere le firme per sensibilizzare ulteriormente il Sindaco di Milano che i cittadini e la città devono essere protetti subito.

Al Sindaco di Milano si chiede:

di predisporre lo studio, la fattibilità e dedicare tutte le risorse necessarie con estrema urgenza coinvolgendo tutti i soggetti interessati come da piano provinciale di emergenza di protezione civile su rischio idraulico e idrogeologico, in modo che:


  • tutte le strutture private e pubbliche siano salvaguardate dagli allagamenti
  • sia progettato un percorso ben definito, anche con l'ausilio di argini artificiali mobili, che porti l'acqua a defluire utilizzando le sedi stradali e tutte i luoghi che successivamente saranno adeguatamente ripuliti ed eventualmente sanificati

Sono stati accolti gli emendamenti proposti in sede di discussione.


Molti i cittadini intervenuti sia per il problema della sicurezza di zona 9 che per il Seveso.




Le video riprese del consiglio di zona 9 del 20 Novembre 2014 sono contenuti nei primi 4 video della playlist.

La discussione della mozione relativa alla predisposizione del piano con uso di argini mobili inizia nel video sotto. 





L'intervento non relativo alla mozione ma sempre relativo alle esondazioni del Seveso nella parte iniziale del consiglio quando sono previsti gli interventi liberi di cittadini e consiglieri senza dibattito:





Aiutateci nella raccolta delle firme per sensibilizzare il Sindaco a investire risorse in questo piano che è l'unico di immediata attuazione e con risultati immediati.


venerdì 14 novembre 2014

Fiume Seveso mozione argini mobili per salvaguardare i cittadini

Sottoscritta da quasi tutti i consiglieri presenti. Verrà discussa al prossimo consiglio. Vi invitiamo ad esprimere la vostra. Siamo contenti che già stasera si sarebbe potuto discutere ma è molto importante che i cittadini dicano la loro in proposito. Noi siamo disponibili a spiegare le ragioni e siamo convinti che sia la soluzione più veloce e più sicura.... ma il comune deve destinare dei soldi altrimenti continueremo a prendere acqua nelle cantine e nelle case come dei fessi.

La presentazione della mozione in consiglio di zona 9: http://youtu.be/qt3tSMrwSn4?t=1h43m27s

La presentazione della mozione è al tempo: 1h43m27s



Milano, 13/11/2014

Al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia

  1. Mozione
Oggetto: Esondazioni Seveso in Milano altissima priorità alla progettazione e realizzazione del piano di intervento di emergenza con utilizzo di argini artificiali

Visto

  • Anche ieri 12 Novembre 2014 il Seveso è esondato allagando le strade, le cantine e i box dei quartieri Niguarda, Istria, Isola, Zara
  • Le opere infrastrutturali in fase di progettazione da parte della regione Lombardia non porteranno alcun miglioramento prima del loro completamento
  • Il “PIANO PROVINCIALE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO VOL 2.2” 2013

Considerato
  • Il territorio dei quartieri Niguarda, Istria, Isola, Zara è un territorio pianeggiante e quindi le portate di acqua che si versano per strada sono consistenti ma non violente come in altre realtà
  • Esistono soluzioni tecniche di argini mobili e velocemente installabili usate anche nelle esercitazioni della Protezione Civile in Lombardia.

Si CHIEDE

Al Sindaco di Milano di predisporre lo studio, la fattibilità e dedicare tutte le risorse necessarie con estrema urgenza coinvolgendo tutti i soggetti interessati come da piano provinciale di emergenza di protezione civile su rischio idraulico e idrogeologico, in modo che:


  • tutte le strutture private e pubbliche siano salvaguardate dagli allagamenti
  • sia progettato un percorso ben definito, anche con l'ausilio di argini artificiali mobili, che porti l'acqua a defluire utilizzando le sedi stradali e tutte i luoghi che successivamente saranno adeguatamente ripuliti ed eventualmente sanificati

Consiglieri di zona 9
Antonio Laterza
Paolo Carraro

giovedì 10 luglio 2014

Mozione verso il Prefetto sulla Gestione delle piene del Seveso del 25 giugno 2014 e 7 luglio 2014


In consiglio di zona 9 il MoVimento 5 Stelle chiede al Prefetto di Milano di:

  • garantire i prossimi interventi di emergenza secondo le norme di legge dato che le previsioni di forti precipitazioni possono verificarsi a breve
  • di avviare l’accertamento delle responsabilità della gestione delle emergenze dell’esondazione del 8 luglio 2014
  • di avviare la verifica del rispetto dell’invarianza idraulica su tutto il bacino del Seveso a Nord di Milano.
Anche se avremmo preferito delle ferme prese di posizione dalla giunta del comune di Milano, dalla maggioranza del consiglio di zona 9 e dal Sindaco Pisapia sulla questione del fiume Seveso, non attacchiamo il Sindaco di Milano perché dovrebbe considerarsi parte lesa nella burrascosa vicenda e come già fatto dai parlamentari del MoVimento 5 Stelle in parlamento chiediamo chiarimenti al prefetto che "... concorre, insieme alle diverse componenti del Servizio nazionale di protezione civile e in raccordo con il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ad assicurare la tutela della integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali."  http://www.prefettura.it/milano/contenuti/13306.htm

AGGIORNAMENTO ORE 22:45 del 10/7/2014 
il 
CONSIGLIO DI ZONA 9
APPROVA





Milano, 10/07/2014

Al Prefetto di Milano

Al Sindaco di Milano

All'assessore Assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile, Volontariato

All'assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica, Energia

Al presidente della commissione antimafia del comune di Milano

Ai tecnici competenti

Al comandante dei Vigili di Fuoco

Mozione
Oggetto: Gestione delle piene del Seveso del 25 giugno 2014, 8 Luglio 2014 e sulle procedure di controllo sulle infiltrazioni mafiose nelle opere relative alle esondazione del Seveso

VISTO
  • Che nei giorni 25 giugno 2014 e 8 luglio 2014 la zona di Niguarda è stata interessata da esondazioni considerevoli del torrente Seveso.
  • Che il Sindaco di Milano ha denunciato la mancanza di segnalazioni dell'emergenza.
  • Che il Prefetto di Milano, a norma di legge è responsabile dei servizi di protezione civile e di emergenza e secondo  il  “Piano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile
  • RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO “
al paragrafo “1.4  Schema riassuntivo di procedura operativa standard in caso di emergenza per rischio idraulico ed
idrogeologico” è previsto l’intervento della prefettura secondo i compiti che gli sono propri:
Il Prefetto concorre, insieme alle diverse componenti del Servizio nazionale di protezione civile e in raccordo con il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ad assicurare la tutela della integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali.
Al verificarsi di un evento, più o meno grave, il Prefetto garantisce il tempestivo avvio dei primi soccorsi, adottando i provvedimenti urgenti ed assicurando l'impiego delle forze operative per la gestione dell'emergenza, con particolare riguardo ai vigili del fuoco e alle forze dell'ordine. Quando la situazione è più complessa e richiede interventi coordinati delle diverse componenti del sistema di protezione civile, a livello provinciale viene attivato, presso la Prefettura-UTG, un "Centro di coordinamento dei soccorsi" (CCS), quale struttura provvisoria per il tempo dell'emergenza, con funzioni di raccordo ed armonizzazione delle misure che fanno capo ad amministrazioni ed enti diversi.
In relazione alle esigenze concrete, sempre con finalità gestionali, il Prefetto può anche attivare uno o più "Centri operativi misti" (COM), di livello comunale o intercomunale. Per la gestione dell'evento, in  Prefettura si attiva anche una sala operativa dove affluiscono tutti i dati e le informazioni relative all'evento calamitoso. I cittadini possono contribuire segnalando le notizie  di cui sono a conoscenza.
Secondo il principio della leale collaborazione e considerato che gli interventi di protezione civile richiedono l'apporto di diverse componenti, di livello statale, regionale, provinciale, comunale ed anche dei privati, il Prefetto svolge un fondamentale "ruolo di cerniera", con funzioni di impulso e di garanzia della presenza dello Stato sul territorio.

  • Che le zone 9 e 2 sono state continuamente e fortemente colpite dalle esondazioni.
  • Che il comune di Milano, ha emesso dichiarazioni rinviando a faraoniche costruzioni di non immediato vantaggio, mentre la città rischia prossime esondazioni
  • Che l'allegato tecnico di regione Lombardia (
  • ritiene impossibile regolare le piene facendo uso delle previsioni meteorologiche con una grande vasca da 1 Milione di mc e portata di riempimento variabile fino alla portata massima della piena a Paderno Dugnano (150 mc/s).
  • Che le emergenze in Italia hanno sempre fatto accelerare l'assegnazione di appalti dando luogo ad infiltrazioni mafiose.
  • Che nei casi di esondazione il traffico proveniente dalle tangenziali e dalle vie principali Testi, Sarca e Suzzani viene comunque fatto passare per la zona esondata.
  • Che nel progetto di fattibilità di AIPO non è descritto il modello e i principi di regolazione con cui funzioneranno le 4 vasche a Varedo, Lentate, Paderno e Senago e che nell'allegato tecnico di regione Lombardia si asserisce che nel bacino del Seveso è impossibile basarsi sulle previsioni meteorologiche.
CONSIDERATO
Che il comune di Milano non considera come soluzione del problema, quella del ripristino naturale, ovvero pretendere che gli enti superiori impongano e nel caso sanzionino i comuni sull'asta del Seveso per il mancato rispetto del principio di invarianza idraulica.
Che non si è considerato di chiedere la valutazione di quali sarebbero i costi della realizzazione delle opere di contenimento eseguite e gestite da ogni comune che, finanziato, sarebbe responsabile della costruzione, funzionamento e manutenzione.
Che non si è considerata la valutazione dell’efficacia di una regolazione messa in atto localmente da ogni comune che scarica nel fiume Seveso che in questo modo ripristinerebbe i danni causati dalla cementificazione del proprio territorio riportandolo ad una portata di scarico in fiume pre-cementificazione.
Che il 6 luglio 2014 solo dopo l'esondazione del 25 giugno 2014, http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_luglio_06/piano-cento-milioni-evitare-l-acqua-alta-ma-seveso-scontro-bfe78070-04e1-11e4-915b-77c91b2dfa50.shtml e 2 giorni prima dell'esondazione dell'8 luglio 2014 , veniva annunciato dagli organi di stampa il pieno accordo da parte del comune di Milano nel proseguire con le vasche di laminazione di Senago. Un chiaro modo per sfruttare l'emergenza come nella peggiore tradizione italiana e imbavagliare ogni osservazione e critica alle soluzioni delle vasche di laminazione.

SI CHIEDE

Al Sindaco, all’Assessore alla Sicurezza, all'assessore alla Mobilità, al presidente della commissione antimafia del comune di Milano, al Prefetto di Milano, al Comandande dei Vigili del Fuoco di
  • garantire i prossimi interventi di emergenza secondo le norme di legge dato che le previsioni di forti precipitazioni possono verificarsi a breve
  • di avviare l’accertamento delle responsabilità della gestione delle emergenze dell’esondazione del 8 luglio 2014
  • di avviare la verifica del rispetto dell’invarianza idraulica su tutto il bacino del Seveso a Nord di Milano.


Consiglieri di zona 9

Paolo Carraro


Antonio Laterza

Esondazioni del Seveso ecco la prova: aspettavano la catastrofe per giustificare con l'emergenza i piani folli


In consiglio di zona 9 abbiamo chiesto varie volte interessamento per il Seveso. Abbiamo insistito da aprile 2014 con la distribuzione dei volanti in zona 9 per criticare anche le priorità all'interno del loro progetto (http://goo.gl/gh57El) per avvertire dell'inezia delle amministrazioni comunali, regionali e di altri enti. Una domanda ci siamo sempre posti: ma se le previsioni sono di 4,4 milioni di metri cubi di acqua che a Niguarda non sarebbero stati smaltiti perché non fanno qualcosa? Cosa aspettano?
Molte volte ci siamo detti: questi maledetti non staranno mica aspettando un disastro o una esondazione per avere le giustificazioni necessarie ed eliminare ogni obiezione ai loro progetti folli avendo la giustificazione dell'emergenza?





Mercoledì 25 Giugno 2014 Esonda il Seveso e presentiamo un comunicato:
https://docs.google.com/file/d/0BxzKunPclHX3SEJpWWhFTkRrNU0/edit
"Abbiamo l'impressione che gli enti che partecipano alle conferenze dei servizi o che fanno parte del contratto di fiume Seveso cerchino di non opporsi alle linee guida perché sono a loro volta enti finanziati dalla Regione. Quindi più che un incontro democratico tra parti competenti e interessate sembra un insieme di enti che debba obbedire a chi elargisce i finanziamenti.
MoVimento 5 Stelle Milano"

Ecco la prova:

Domenica 6 Luglio 2014 Il corriere pubblica l'articolo " Piano da cento milioni per evitare l’acqua alta Ma sul Seveso è scontro" http://goo.gl/re2Cr5
Replica l’assessore al Territorio, Viviana Beccalossi: «In più di un’occasione mi sono confrontata Maran.
....
Su un punto c’è pieno accordo: il progetto presentato dall’Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, non si tocca: «È la proposta migliore - continua Maran - se c’è qualcuno che vuole ripartire da zero, noi diciamo no». 


Martedì 8 Luglio 2014 il Seveso esonda come 40 anni fa:

Pensieri e link sparsi:
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Voi credete che qualcuno si stia facendo un esame di coscienza? No qualcuno si sta sfregando le mani.
Ora il problema Seveso diventa urgente e guai a chi si mette di traverso.
Cercheranno semplicemente di accelerare le soluzioni che hanno in mente.
Ma noi non glie lo permetteremo. Vero?
Chiediamo il rispetto del principio di invarianza idraulica SUBITO. Altro che le innaturali, dispendiose e inutili vasche di laminazione.
La Regione mette a disposizione dei comuni soldi per realizzare le opere di mitigazione dei danni che con la cementificazione hanno apportato al territorio. Se i comuni non fanno le opere la Regione SANZIONA con multe salatissime chi non mette a posto lo sversamento dell'acqua nel Seveso e nei fiumi.
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"Maltempo, esondazione Seveso a Milano. Gabrielli: “non si poteva assolutamente prevedere”"
#seveso
Ma allora cervelloni se non si poteva e quindi non si può prevedere come farete a sapere quando è il tempo di riempire i vasconi? E se ripiove e i vasconi sono già pieni come farete? Ora ci siamo confrontanti sulla regolazione di un vascone... e quando saranno 2 chi avrà la priorità? E quando saranno 4?

http://anlater.blogspot.it/2014/06/vasche-di-laminazione-del-seveso.html
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Maledetti stanno giocando la carta dell'emergenza per mettere in atto piani che servono solo a fare grossi appalti.

"Per quanto riguarda il fiume Seveso, Pisapia ha riconosciuto l’esigenza di trovare una soluzione (“e’ una priorita’”, ha detto), aggiungendo che dal confronto con Regione e Provincia “e’ stata trovata una soluzione che – ha chiarito – spero possa essere definitiva"

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Emergenza emergenza è la prassi italiana che apre la strada alle mafie.
Cari consiglieri regionali della Lombardia attenzione. Agguato di emergenza in arrivo. Apprezzabile il comunicato di oggi ma questi sono decisi a perseverare nella stessa direzione. Chi ha rotto deve pagare e mettere a posto il territorio. Principio di invarianza idraulica sia rispettato.

La Giunta della Regione Lombardia – ha aggiunto in un’altra nota Viviana Beccalossi, assessore al Territorio – fin dall’inizio del suo mandato ha posto al centro dell’attenzione il problema messa in sicurezza di Milano. Proprio in tal senso abbiamo gia’ stanziato 34 milioni di euro per il Seveso, a cui si sommano altri 20 milioni di euro per una serie di opere gia’ in corso o in fase di progettazione per il Lambro, altro fiume problematico per la citta”’. Quanto alle vasche di laminazione di Senago, ha detto Beccalossi, ”fanno parte di un sistema di opere previste in quattro siti diversi, che consentiranno lo stoccaggio di 4,5 milioni di metri cubi d’acqua in caso di piene eccezionali, riducendo in modo sostanziale un problema che dura da troppi anni, ed e’ per questo che entro la fine del mese l’Aipo presentera’ il primo stralcio del progetto, che verra’ completato entro ottobre”. Per questo intervento, ha concluso l’assessore, ”la Regione Lombardia ha gia’ stanziato dieci milioni di euro” e ”a questo punto anche il Comune di Milano e’ chiamato a fare la sua parte e garantire i venti milioni di euro necessari alla realizzazione completa dell’intervento previsto a Senago: al sindaco Pisapia spetta anche il compito di convincere il sindaco di Senago, da sempre a lui vicino, ad abbandonare le barricate”.

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A causa della presenza degli scalini alla M5, il 16 aprile 2014 il presidente della commissione territorio affermava che la vasca di laminazione naturale il Seveso ce l'ha.
Intendeva P.le Istria e dintorni.

Noi glie lo abbiamo ricordato in un post che riportiamo e dove potete ascoltare con le vostre orecchie quello che viene detto. Tranquilli la registrazione è integrale e se non bastasse basta chiedere al consiglio di zona 9 la registrazione ufficiale originale.

"Scusi presidente della commissione Territorio del cdz9 se si è risentito l'intervento per la "supercazzola" degli ettari che ha tirato un ballo, dell'enorme incoscienza nell'ammettere che la vasca di laminazione del Seveso sono le strade e le cantine dei cittadini?"

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Principio di invarianza idraulica per rispetto del territorio.

Comunicato stampa. M5S Lombardia. Seveso: per l’acqua alta a Milano non serve un altro Mose

“E’ l’ennesimo disastro annunciato. Le responsabilità sono molto chiare e precise: è della politica scellerata applicata degli ultimi 40 anni in cui è stato consentito di cementificare tutto il cementificabile. Tutto il territorio a Nord di Milano è una lastra di cemento impermeabile, di cui l’esondazione del Seveso è la conseguenza ampiamente prevedibile. I responsabili sono i politici e gli amministratori che hanno mal governato il territorio in tutti questi anni”. Così M5S Lombardia commenta l’esondazione del Seveso di questa notte.

“Ora il problema dell’esondazione del Seveso è di difficile soluzione e va affrontato con urgenza individuando però le soluzioni più corrette nel rispetto di tutti i territori coinvolti. Per i partiti il Seveso è stato fin qui un’occasione di dibattito su possibili speculazioni. Più volte abbiamo sostenuto che le vasche di laminazione progettate sono soluzioni innaturali, controproducenti e dannose per il territorio. Ci sono altri modi per affrontare il dissesto idrogeologico ma sembra esserci una tendenza a fare grandi opere di dubbia utilità”, continuano i portavoce di M5S Lombardia.

“Si dovrebbe partire dalla costante pulizia dell’alveo degli affluenti ma soprattutto dall’attenzione alla qualità delle acque immesse nel fiume in modo che possano essere deviate verso aree golenali naturali senza rischiare che inquinino le falde acquifere sotterranee e possano essere deviate nel Ticino tramite il canale scolmatore di Nord Ovest. Ove necessario, al posto delle enormi vasche di laminazione previste (che avrebbero un elevato impatto ambientale sul territorio senza risolvere definitivamente il problema) dovrebbe essere presa in considerazione la realizzazione di tante piccole vasche di contenimento delle piene lungo tutta l’asta del fiume”, conclude M5S Lombardia
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mercoledì 9 luglio 2014

Zona 9 Milano 8/7/2014 Fiume Seveso torna come 40 anni fa

Non ci voleva la sfera di cristallo per dire che poteva succedere in consiglio di zona 9, il 25 novembre 2013 ce lo aveva ri-spiegato http://anlater.blogspot.it/2013/12/milano-niguarda-annega-e-allora.html.
Questa volta ha raggiunto la gravità del 1973 e forse non è ancora il massimo previsto.



Dalla pagina facebook del comune di Milano: https://www.facebook.com/comunemilano/posts/253550764768910

"Il Sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli sono intervenuti in Consiglio comunale per riferire e fare il punto sulla situazione circa l’#esondazione del #Seveso della scorsa notte. Squadre della Protezione Civile del Comune, pattuglie della Polizia Locale, il Servizio Idrico di MM e Amsa sono entrati in azione non appena scattata l’emergenza. In seguito alle forti piogge, il fiume Seveso ha raggiunto la soglia di preallarme all‘1.49; alle 2.49 è cominciata l’esondazione. L’aspetto eccezionale di quest’ultima è stata la durata, di oltre 8 ore, e la portata dell’acqua. L’area colpita dall’allagamento è quella racchiusa fra Ca‘ Granda, Isola, via Valfurva e via Arbe. Il sistema fognario ha funzionato, assorbendo l’esondazione per diverse ore ma, quando il flusso ingente ha superato la sua capienza massima, l’acqua si è riversata anche nelle strade, toccando punte di 40 cm. A quel punto il deflusso dell’acqua si è dovuto affidare esclusivamente all’uso delle idrovore. Sono state dispiegate 70 pattuglie di agenti per affrontare l’emergenza. Non c’è stato alcun blocco della metropolitana perché è stato possibile intervenire per tempo, mettendo in sicurezza le griglie, secondo protocollo, grazie alla puntuale collaborazione di Atm. Si sono invece allagate 12 centraline A2A: 4 sono state riattivate subito; le altre nelle ore successive. Le ultime 3 saranno tutte riattivate entro questa sera. Al momento viene monitorato il fiume #Lambro, che nel pomeriggio ha superato la soglia di allarme: è prevista un’ondata di piena graduale e controllata per la serata. Stiamo evacuando le comunità che abitano nell’area. Grazie a tutti coloro che, fra operatori, volontari e cittadini, hanno lavorato e stanno ancora lavorando per limitare i danni e riportare la situazione alla normalità. 


La circolazione stradale è ripresa regolarmente. Rimangono due sottopassi inagibili, quelli di Sarca-Arbe e il Chiasserini. Siamo al lavoro per risolvere tutte le situazioni. Il presidio della Polizia locale continuerà finché le condizioni metereologiche non torneranno alla normalità. L’Amsa proseguirà, per tutti i prossimi giorni, nel lavoro di pulizia delle strade dal fango accumulato. Il Sindaco e l'assessore Granelli si sono scusati con la città per i disagi legati all'emergenza. È già partito e proseguirà nei prossimi giorni il conteggio dei danni subiti: il Comune farà tutto il possibile per risarcire la collettività e i cittadini per i danni di queste ore"


Assessore Marco Granelli ha mai visto questo post: http://anlater.blogspot.it/2014/01/esondazioni-seveso-se-3-ore-vi-sembran.html ?
Dal consiglio di zona 9 le hanno mai parlato delle osservazioni del MoVimento 5 Stelle alla conferenza dei servizi sulle vasche di laminazione di Senago?
La pioggia è durata 8 ORE? Ma lo studio di fattibilità AIPO prevede 36 ORE di pioggia. Perché chiamare eccezionale una pioggia di 8 ORE 8 MALEDETTE ore?
1 ORA 1 MALEDETTA ORA è passata dalla soglia di preallarme all'esondazione. Ricordatela perché noi non la dimenticheremo.
Non vi venga in mente ORA di invocare l'emergenza per dare accelerate tipiche delle situazioni di emergenza e mafiose tipo il terremoto de L'Aquila.
(Se il commento non sarà cancellato sarà ancora visibile https://www.facebook.com/comunemilano/posts/253550764768910?comment_id=253571408100179&offset=0&total_comments=44:
)


E' vero che il Sindaco Pisapia ha dichiarato che le segnalazioni dell'emergenza sono arrivate in ritardo verso il comune? Chi è il responsabile? Il prefetto? Allora abbia il coraggio di chiedere la rimozione del prefetto e si proceda a individuare le omissioni. E abbia il coraggio di rispondere al nostro volantino per cui qualcuno si stava scomodando per una querela per aver riportato che il presidente della commissione territorio del cdz 9, vista la presenza di gradini agli ingressi della M5 ritiene che il Seveso abbia la sua vasca di laminazione naturale? La registrazione della seduta e l'indicazione dell'intervento si trovano al post dal titolo "Esondazioni Seveso: l'assurdità di considerare le strade e le cantine una vasca di laminazione naturale": http://anlater.blogspot.it/2014/04/esondazioni-seveso-lassurdita-di.html

Nel volantino il titolo "2 ore che possono salvare qualcosa" analizzava 2 diverse soluzioni allo studio. Ora scopriamo che forse avere altre 2 ore poteva servire a qualcosa? Su avanti procedete con la querela, il volantino lo trovate al link: https://docs.google.com/file/d/0BxzKunPclHX3OVA5dlJSdHRFcXc/edit


Dagli anni '70 ad oggi non è che non sia stato fatto nulla per il Seveso. Tanto è stato fatto per mettere rimedio ad una situazione pericolosa: la costruzione del Canale Scolmatore di Nord Ovest. Peccato che se da una parte qualcuno cerca di porre rimedio, le cause non vengono eliminate. Il territorio che gravita intorno al fiume torrente Seveso è il più cementificato d'Europa e nel cementificare non si è ripristinato lo stato naturale di scarico verso il fiume. Non è rispettato ad oggi il principio di invarianza idraulica. Perché Senago o Paderno dovrebbero permettere di costruire vasche di laminazione  costosissime nella costruzione e manutenzione, rischiosissime perché difficili da gestire ai fini della regolazione delle piene e ai fini ambientali e innaturali?
Ognuno deve porre rimedio ai danni arrecati. Si faccia una legge regionale che finanzi i comuni che versano sul Seveso per adeguarsi al principio di invarianza idraulica. I comuni che non si adeguino siano SANZIONATI perché oltre ad aver causato danno al proprio territorio causano pericolo per chi si trova a valle.

L'intervento in consiglio Comunale del 8/7/2014 di Mattia Calise: http://youtu.be/JBniCM7PrH8