Grazie a gruppo #573alberi per la sensibilizzazione.
Ritaglio dell'intervento in consiglio di zona 9:
E il consiglio integrale del 23/7/2015:
La segnalazione presentata:
Milano,
23/07/2015
Alla
Presidente del Consiglio di Zona 9
Al
Presidente della commissione Ambiente CDZ 9
Segnalazione
Oggetto:Taglio
alberi malati viale Fulvio Testi incrocio via Bussero 23/07/2015
CONSIDERATO
Con
la presente si segnala che in data odierna è stato iniziato il
taglio di un arbusto di grandi dimensioni in viale Fulvio Testi
incrocio via Bussero. Da fonti informali è stato appreso che il
taglio avviene per malattia dell'albero.
SI
SEGNALA
Che
il taglio suddetto avviene senza l'utilizzo di teli. E che tra le
malattie c'è il cancro colorato che colpisce i platani. In caso di
piante colpite da tale malattia deve essere usata una precauzione
molto importante affinché le spore non restino nel terreno:
l'utilizzo dei teli. Chiediamo di fare urgentemente le verifiche del
caso in quanto domani mattina proseguirà il completamento del taglio
del primo albero e si procederà con il secondo.
Giovedì 9 luglio 2015 in consiglio di zona 9, il comune di Milano ha presentato il progetto del bilancio partecipativo.
Con il bilancio partecipativo, i cittadini sono chiamati direttamente a definire e decidere le priorità e i progetti che li riguardano.
In comune di Milano l'occasione si è presentata a seguito della presentazione di un emendamento al bilancio proposta da Mattia Calise del MoVimento 5 Stelle, in cui si chiedeva di riservare 1 milione di euro da usare come bilancio partecipativo. Il consiglio ha approvato e successivamente portato a 9 milioni, 1 milione per zona l'ammontare con cui i cittadini potranno decidere come investire.
Riporto qui sotto il mio intervento in consiglio di zona 9, sotto è riportata la trascrizione e in fondo il link al video integrale del consiglio di zona in cui la ditta appaltatrice presenta il progetto e successivamente rispondono alle domande dei cittadini e dei consiglieri di zona 9. Alla seduta ha partecipato anche l'assessora al bilancio Balzani del Comune di Milano.
Sono Antonio Laterza del MoVimento 5 Stelle.
Questa iniziativa (del bilancio partecipativo) ci vede ultra contenti dal momento che è una nostra iniziativa, partita dal nostro consigliere comunale Mattia Calise tramite cui avevamo timidamente presentato un emendamento in cui si chiedeva timidamente di destinare 1 milione di euro al bilancio partecipativo. Ne sono stati destinati 9 milioni, siamo ultra-contenti. Ma questo è solo l'inizio: la via dell'inferno è lastricata di buone intenzioni. Ci vuole poco per sbagliare pur partendo con buone intenzioni.
Se ci sono delle delibere, peraltro provenienti ed ispirati dai cittadini, dovrebbe essere data considerazione a quanto già deliberato.
Osservo una forte contraddizione nelle modalità con cui il bilancio partecipativo. Il consiglio di zona 9 vede lei qui questa sera parlare per la prima volta di bilancio partecipativo. Ma tutto è avvenuto senza coinvolgere i consigli di zona venendo meno ad un principio di delega.
I tempi che il progetto complesso, sapendo che si tratta di una tematica difficile anche perché le persone, i cittadini non sono abituati ad essere coinvolti anche perché l'unico coinvolgimento che gli viene concesso è quello di andare a votare ogni 5 anni.
Siamo a Luglio, il fatto che tutto deve essere definito e deliberato entro novembre (2015) il fatto di avere 4 fasi (ascolto, co-progettazione, votazione, realizzazione) e pochi e dispersivi incontri lascia intravedere che le fasi non saranno completate a dovere.
Come avviene in tutti i progetti si poteva cercare di semplificare delegando il potere di voto e scelta di progetti già in essere: fissare le priorità.
I progetti devono essere messi a votazione di tutti i cittadini non solo delle associazioni o delle persone che si sono iscritte questa sera.
Infine stiamo parlando di investimenti in conto capitale, solo tenendo conto che in bilancio l'investimento per la metropolitana è di 451 milioni di euro suddivisi per le 9 zone si parla di 50 milioni a zona. Se si dovesse decidere qualcosa in merito con 1 milione di euro in proporzione si va ad incidere non sulle ruote di un treno di metropolitana ma solo sui bulloni.
E' un bene che gli incontri vengano fatti in più quartieri della zona 9 ma fatti in questi modo risultano essere dispersivi.
Vi invito a rendere più efficace la progettazione.
L'intero consiglio di zona 9 del 9 luglio 2015 incentrato nella parte iniziale sulla descrizione di come verrà attuato il bilancio partecipativo, l'intervento dei cittadini e l'intervento dei consiglieri di zona.
Lo scorso hanno il comune di Milano ha emesso il comunicato relativo ai servizi di pre-scuola e giochi serali l'8 giugno 2014 ovvero 2 giorni dopo la chiusura delle scuole. Ha introdotto condizioni peggiorative per chi è in condizioni economiche disagiate eliminando le fasce di reddito ovvero riducendola ad una: solo la gratuità per i redditi di fascia 1. Paradossalmente chi era in fascia 6 non ottiene aumenti delle tariffe e addirittura anche riduzioni.
A tale scopo abbiamo presentato la mozione qui sotto al consiglio di zona 9 e potrebbe essere già discussa mercoledì 2 aprile 2015:
All'Assessore
all'Educazione del Comune di Milano
Alla
Presidente del Consiglio di Zona 9
Alla
Presidente della commissione Educazione CDZ 9
Mozione
Oggetto:
Introduzione fasce di reddito per l’accesso ai servizi di
prescuola e giochi serali del comune di Milano per gli alunni delle
scuole elementari.
VISTO
Che
il comune di Milano per l’anno scolastico 2014/2015 ha comunicato
il regolamento e i termini di iscrizione per i servizi di pre-scuola
e giochi serali il 8
giugno 2014
Che
l’ultimo giorno di scuola per i bambini delle elementari nell’anno
scolastico 2013/2014 è stato il 6 giugno 2014.
Che
per l’anno scolastico 2014/2015 il comune di Milano ha considerato
solo la fascia di gratuità ISEE diversamente dagli anni precedenti e
in altri servizi del comune di Milano sono previste 6 fasce di
reddito.
CONSIDERATO
Che
l’attuale anno scolastico volge al termine e molte famiglie delle
fasce basse hanno dovuto far fronte ad un aumento considerevole del
servizio.
SI
CHIEDE
All'assessore
Cappelli, alle presidenti del CDZ 9 e della commissione educazione
del CDZ 9 di impegnarsi affinché
Siano
re-introdotte le fasce di reddito per agevolare chi è in condizioni
economiche disagiate.
Si
consultino le associazioni e i comitati dei genitori per la
riformulazione delle regole.
Le
comunicazioni che regolano il servizio siano comunicate alle
famiglie entro e non oltre il 10/5/2015
Il video della commissione decentramento del 14/1/2015 in consiglio di Zona 9. Si parlava delle municipalità: http://youtu.be/oz9xhxW_MXU
Mi sembra una gran presa per i fondelli. Stanno facendo del rumore inutile. Cosa significa municipalità? Significa passare che una zona oltre al presidente del consiglio abbia anche degli assessori e quindi una giunta.
In più ci sarebbe l'opzione di avere il presidente del consiglio di zona e il presidente della giunta. Tradotto significa che oggi abbiamo un solostipendiato: il presidente del consiglio. Con le municipalità avremo il presidente del consiglio il presidente della giunta (sindaco) e 5 assessori. Bisognerebbe stare negli stessi costi che oggi si aggirano sui 350 mila euro/anno. Niente male basterebbe portare il numero di gettoni massimo per ogni consigliere da 11 a 5 e sono belli e pagati assessori e presidenti. Il punto è che fine fa il dibattito democratico. Oggi che contiamo poco direttamente ci riuniamo ogni settimana. Se davvero dovesse contare qualcosa ci incontreremo meno. Perché devono fare le municipalità? Perché il decreto Delrio dice che se ci sono le municipalità si può eleggere direttamente il sindaco e il consiglio metropolitano. Uno si chiederebbe che senso ha il consiglio comunale di Milano? Si diceva che le municipalità a causa dell'elezione diretta della città metropolitana. E per fare le municipalità modificare le zone. Perché? Perché la zona 1 ha pochi abitanti. Chi definisce gli abitanti per zona? Non si sa. Quindi si potrebbero lasciare le zone così come sono. Altro mito ventilato: bisogna diminuire i consiglieri. Chi definisce il numero di consiglieri? Per i consigli comunali c'è il TUEL mentre per i consigli di zona è il comune che stabilisce. In base a quale criterio dal momento che comunque bisogna rifarsi a un qualche regolamento o legge.
Qualcuno parla di aumentare le zone. A quel punto si prenderebbero 2 piccioni con una fava nella presa per i fondelli: si potrebbero diminuire i consiglieri in ogni consiglio di zona e contemporaneamente aumentare le zone. Alla fine cosa si otterrebbe? Un aumento dei consiglieri in totale. Insomma alla fine tutto un proliferare di poltrone dal dubbio valore. Il prolificare di enti porta solo alla dispersione della partecipazione, solo a un rimpallo di responsabilità tra vari enti.
Evviva Milano ora scopriamo che abbiamo anche noi persone entusiaste ed incompetenti che non hanno il senso della misura.
Vi ricordate l'ex ministro dell'istruzione Gelmini esaltare il tunnel costruito per 45 milioni di euro di soldi del ministero tra Svizzera ed Abruzzo in occasione di una scoperta sui neutrini avvenuta a CERN di Ginevra?
Oppure per rimanere sul classico dell'incoscienza, la risposta di Maria Antonietta alla richiesta il popolo non ha pane: mangiassero brioches.
Sotto lo screenshot e il testo dell'incoscienza.
L'assessore dice in sostanza e che ci vuole? Basta che quelli del depuratore costruiscano una piccola vasca per arginare quanto arriva da Bresso, Cormano, Cusano, Cinisello, Sesto che contribuiscono per 9 mc al secondo.
Non avesse dato quel numero sarebbe stato uno che le spara e basta. Invece è uno che le spara precise e quindi da a noi comuni mortali la possibilità di usare la calcolatrice.
Cosa significa 9 mc al secondo? Che in 1 ora sono 32400 mc. Questa è la capacità della vasca del velodromo. Però sappiamo che quando piove non piove solo per un ora. Facciamo che devono essere arginate almeno 5 ore di pioggia?
9 mc al secondo
1 ora = 32400 mc
5 ore = 162 mila mc
Al momento si stanno stracciando le vesti e molti si stanno leccando i baffi, per la costruzione di una vasca al Parco Nord di 150 mila mc il cui costo è preventivato in circa 30 milioni di euro.
Si rende conto l'assessore alla sicurezza, il Sindaco e l'assessore alla mobilità e all'acqua del loro grado di incoscienza?
Per come le pensano loro dicevano che sarebbero bastate 4 vasconi da circa 1 MILIONI di mc più una vasca al parco nord di 150 mila mc. Queste vasche basterebbero per contenere 1 evento che si dovrebbe verificare ogni 100 anni.
Deve esserci qualcosa di storto nelle ipotesi. In 4 mesi, si sono verificati 2 eventi l'8 luglio 2014 e il 12 novembre 2014 pari a quello previsto che sarebbe successo una volta ogni 100 anni. Quello del 15 novembre 2014 avrebbe stroncato ogni loro autorevolezza in merito e li avrebbe dovuto togliere dalla scena. E' stato un evento di 3 o 5 volte superiore all'evento previsto ogni 100 anni. Dimostrazione che l'approccio delle vasche di laminazione non serve. E' un metodo che cerca di mitigare gli effetti non le cause. Se non interveniamo sulle cause qualsiasi misura sarà un rattoppo improprio e superato appena dopo che lo si è pensato.
Mi vorrei fermare qui, ma come non tenere presente che queste vasche sono dei buchi nel terreno, sotto il livello del fiume e che per svuotarle ci sarà bisogno dell'ausilio delle pompe? Che la falda rischia l'inquinamento?
Non stiamo dicendo che l'approccio alternativo costa meno, ma semplicemente che è l'unico sostenibile.
Il testo:
"Marco Granelli I soldi del Governo sono nel decreto sblocca italia e quindi ci sono. Per la vasca di Senago c'è già progetto definitivo, per le altre vasche si stanno elaborando i progetti definitivi e preliminari e con essi ci sarà l'assegnazione dei fondi. Bisogna andare avanti senza interruzioni seguendo il cronoprogramma così che nel 2017 potremmo stare tranquilli. Per la vasca di Milano l'ipotesi è quella di realizzare un lago tra il Cimitero, via Aldo Moro e il Seveso, alimentato con acque di falda. Quando c'è allerta l'acqua di falda viene scaricata e si predispone per essere eventualmente riempito dal Seveso in piena. essendo la vasca più vicina al punto di esondazione sarà riempita solo quando si rischia veramente e quindi statisticamente in circa un terzo delle esondazioni verificatesi in passato. Poi l'acqua viene riportata nel Seveso e la vasca ripulita. Quindi ipotizzando un anno nero come il 2014 la vasca sarebbe stata riempita di fatto solo 3 volte per un totale complessivo massimo di 6-8 giorni compresi quelli per pulirla, per gli altri 355 giorni circa sarebbe stata un lago, eventualmente vuoto per 20-25 giorni delle allerta. Questo è quello che serve per non avere più Milano allagata: penso che sia una buona strada. Abbiamo verificato altre possibilità, ma tra l'inizio del tratto tombinato del Seveso e il confine comunale non c'è molto altro spazio. La possibilità di farla nel depuratore è stata valutata, ma non possibile per esiguità dello spazio e altri problemi tecnici. Consideriamo poi che sarebbe necessario che il depuratore faccia una piccola vasca al suo interno per evitare che quando il Seveso è in piena, lacquedotto di Bresso, Cormano, Cusano, Cinisello, Sesto, scarichino circa 9 mc di acqua al secondo in Seveso, oppure come è avvenuto il 15 novembre allaghino via Arezzo."
"Per le ex aree industriali chiediamo che ci sia prima un piano complessivo condiviso. Diciamo stop a tutte le iniziative in corso. @salviamolagoccia #aumentiamolavitalitadimilano"
Domi leones, foris vulpes: leoni in casa, volpi che fuggono fuori.
Quando si tratta di assoggettarsi ed allinearsi alla maggioranza e a chissà quali interessi sulle aree, il pd si compatta e vota secondo gli ordini dall'alto non secondo il volere o il bene dei cittadini di zona 9.
I fatti: il comune ha vinto un concorso statale, il cosiddetto "Piano Città" aggiudicandosi 5 milioni di euro.
Il tipo di bonifica da fare su un terreno è contestuale alla destinazione d'uso. Continuiamo a chiedere, nonostante la bocciatura in cdz9, che necessita il progetto complessivo sull'area. Solo quando si avrà un progetto complessivo, solo allora si potrà anche procedere per lotti ma solo se si è definito il progetto complessivo.
Edilizia
Privata, Agricoltura Ada Lucia De Cesaris
Mozione
Oggetto:
Bonifica dell’area ex gasometri della Bovisa
VISTO
Il
lento procedere delle consultazioni con la cittadinanza che
l’Amministrazione Comunale ha programmato per mezzo dei cosiddetti
“workshop” in merito alle attività previste nell’area di cui
all’oggetto;
che
in questa istanza gli interlocutori incaricati dall’Amministrazione
Comunale non sono in grado di fornire indicazioni in merito al
progetto complessivo;
che
i tecnici hanno il solo incarico di raccogliere gli intendimenti
delle varie rappresentanze dei cittadini in merito al futuro
dell’area;
che
non è prevista una scadenza in merito alla presentazione delle
risultanze di queste consultazioni;
CONSIDERATO
che
è invece previsto in un breve giro di tempo l’inizio delle opere
di bonifica di una porzione dell’area definita Lotto 1A;
che
questa bonifica dovrebbe essere finanziata con i 5 Milioni di Euro
ottenuti dallo Stato nell’ambito del c.d. “Piano Città”;
che
non è palese se l’opera di bonifica consista nella semplice
bonifica del lotto 1A;
che
non è palese se la bonifica sarà associata alla contestuale
predisposizione di opere che saranno funzionali alla realizzazione
da parte di A2A di una "Centrale di cogenerazione”;
che
non è palese se le opere funzionali alla realizzazione della
centrale di cogenerazione di A2A, saranno pagate con quote
dell’importo proveniente dal “Piano Città”;
che
ad oggi la cittadinanza non è stata informata in merito al progetto
della centrale di cogenerazione;
considerate
infine le peculiarità di quest’area come patrimonio vegetale,
come patrimonio di archeologia industriale e l’importanza in
termini di dimensioni per la città di Milano;
E
SOPRATTUTTO
in
assenza di un piano complessivo per il riutilizzo dell’area, piano
che dovrebbe integrarsi nella progettazione urbanistica di un’area
più allargata o forse dell’intera Città Metropolitana in un
orizzonte temporale anche più che decennale;
SI
CHIEDE
AL
SINDACO E ALL'ASSESSORE ALL'URBANISTICA
DEL
COMUNE DI MILANO
La
sospensione delle attività in progetto fino alla presentazione di
un piano urbanistico complessivo da
elaborare sentita la cittadinanza e le sue rappresentanze;
l’abbandono
dell’opaca strategia basata su interventi di bonifica e
ridestinazione per successive porzioni dell’area in oggetto, senza
il loro inserimento all’interno di un progetto complessivo
condiviso;
che
la progettazione delle opere di bonifica siano stabilite a valle
della definizione delle destinazioni d’uso dell’area
complessiva, bonificando nella sola misura resa necessaria a seguito
di un’analisi del rischio condotta ex Dlgs 152/2006.
La mozione protocollata ieri sera 27/11/2014 sapremo martedì 2/12/2014 se sarà discussa giovedì 4/12/2014.
Per le ex aree industriali chiediamo che ci sia prima un piano complessivo condiviso. Diciamo stop a tutte le iniziative in corso. @salviamolagoccia #aumentiamolavitalitadimilano